Il 2015 è stato un anno di consolidamento e, in qualche caso, anche di ripensamento delle attività svolte negli anni precedenti a Mahamba, nello Swaziland.
Nella parte esterna alla casa famiglia (progetto Casa Swaziland) è stato realizzato un cottage, dove i ragazzi più grandi potranno soggiornare temporaneamente in vista di un raggiungimento graduale della loro indipendenza.
Il microprogetto Basket a Scuola si è rinnovato completamente durante l’anno appena trascorso. A maggio 2015 Giovanni Albanesi, vicepresidente dell’Associazione Sports Around the World, e Michele Valleriani, allenatore della squadra “5 Fonti Amandola”, si sono recati in missione in Swaziland.
Durante questa missione si è riscontrata una crescente difficoltà nel coinvolgimento dei ragazzi che frequentano le scuole superiori. A causa degli impegni di studio, infatti, questi ragazzi sono meno inclini ad intraprendere una nuova attività rispetto ai più piccoli. Pertanto, le lezioni e le attività del progetto sono state riformulate in modo tale da coinvolgere le fasce d’età più basse. Il basket fa ora parte del curriculum scolastico dei bambini sostenuti a distanza, i quali possono inoltre perfezionare la tecnica con allenamenti pomeridiani extrascolastici.
Anche il progetto Clinica Swaziland ha registrato molte novità nel 2015.
Grazie ai fondi dell’Otto per mille della Tavola Valdese, infatti, è stato possibile realizzare un ampliamento, che ha consentito di dedicare un locale alla cura dei pazienti affetti dal virus dell’HIV/AIDS ovvero dalla TBC da parte del personale di Medici Senza Frontiere, con cui MAIS Onlus collabora. Un locale è stato anche adibito all’assistenza pre e post parto.
Anche la dotazione tecnologica si è ampliata: ora la clinica dispone di un nuovo ecografo tridimensionale. Il target d’utenza si è inoltre ampliato ai pazienti diabetici. Nel mese di giugno, infatti, in concomitanza con la missione del dottor Susani, sono state avviate delle riunioni informative mensili, cui faranno seguito dei controlli settimanali della glicemia.
Ma i cambiamenti più significativi che MAIS Onlus ha registrato nello Swaziland riguardano il Centro Comunitario di Formazione, realizzato con il contributo della Fondation Assistance Internationale – FAI. Questo progetto ha l’obiettivo di facilitare l’inserimento lavorativo di giovani e adulti, promuovendo corsi di formazione professionale e offrendo gli spazi per l’avvio di piccole attività. Quest’anno, nel mese di giugno, è iniziata la missione di Claudio Graziani, volontario italiano che per tre anni ricoprirà il ruolo di Direttore del Centro Comunitario di Formazione. Responsabile dell’amministrazione economica, questa figura si occuperà di organizzare i corsi e di selezionare gli studenti e gli insegnanti.
A gennaio 2016 partiranno i primi corsi. Il progetto verrà inaugurato con un corso di alfabetizzazione informatica, nonché con la realizzazione di un allevamento di api. Quest’ultimo è inteso come completamento di un corso di formazione per apicoltori, che si terrà su un terreno adiacente al Centro. Verranno coinvolti anche due ragazzi ospiti della Casa Swaziland, la casa famiglia “The Loredana”.
E così, nel 2016 assisteremo al decollo di un nuovo progetto per lo Swaziland, di cui vi daremo conto alla fine del prossimo anno.