Eppure un nuovo giorno è arrivato. Ad attenderlo c’è sempre un buon caffè che s’insinua nella moka o una marmellata che sgattaiola via dal frigorifero. A ricordare che, qualsiasi cosa sia successa la notte prima, c’è sempre una colazione felice con cui iniziare la giornata. Perchè se c’è una cosa che ho imparato vivendo in Madagascar, è che alla nuova alba bisogna guardare sempre con fiducia. E non è una soddisfazione da poco.
Mi gusto una tazza di caffè davanti la finestra, fissando il vuoto del cortile. Quello stesso cortile che tra qualche ora si riempirà di animali scorazzanti. Qui fino a poco tempo fa c’era solo un mucchio di terra e fango. Oggi invece c’è verde, ci sono persone che lavorano allegramente, c’è vita.
Da qualche settimana sono arrivati i maiali. Francois ne ha donato una coppia a ciascuna famiglia. In cambio gli abbiamo promesso di restituire un cucciolo entro un anno. Da queste parti avere degli animali da fattoria significa cibo e soldi buoni da reperire al mercato. Solo da un maiale riusciamo a ricavare carne per quasi quaranta famiglie. Come lo scorso capodanno quando ci hanno regalato 1,5 Kg a testa. Ma generalmente non lo si tiene per le famiglie dei contadini. Lo vendiamo ad un acquirente appena ha superato gli 80 kg di peso.
La fattoria si snoda attraverso due edifici principali. La prima stalla è per le mucche, nella seconda vivono i maiali. Tutto attorno abbiamo costruito una recinzione con i soldi inviati dal MAIS Onlus. In mezzo, c’è un cortile dove lasciare le galline, le anatre e i conigli in libertà. Si dice che le galline crescono di più quando si sentono libere. Penso che allora siamo un po’ tutti delle galline, e sorrido.
A poco a poco la fattoria è divenuta una realtà importante, prende forme sempre diverse e mutevoli. Ci stiamo attrezzando per avviare l’attività di piscicoltura, ci lavoriamo da settimane e i laghetti sono quasi pronti.
Dall’Italia inoltre si stanno mobilitando per farci avere degli zebù. Sono animali facili da gestire e molto redditizi. Mi piacerebbe arrivasse con loro anche una nuova stalla.
E poi ricominciare un nuovo giorno. Magari con una tazza di caffè in mano, fissando il cortile col buonumore. E il che, credetemi, non è una soddisfazione da poco.